Comunicato stampa in merito alla dichiarazioni di Luca Bartolini (consigliere regionale del Pdl
eletto nella provincia di Forlì Cesena) contro la disoccupazione stagionale (Mini Aspi) ai lavoratori stagionali non italiani.
Non esiste alcuna norma per raggirare il diritto dell'indennità di
disoccupazione stagionali (oggi Mini Aspi) per i lavoratori
comunitari. Prima dell'introduzione della Riforma Fornero che ha
modificato radicalmente la disoccupazione ordinaria e quella a
requisiti ridotti, i lavoratori stagionali presentavano la domanda
presso i sindacati o l'Inps nell'anno successivo il periodo di lavoro
entro il mese di marzo.
Con l'introduzione della nuova normativa la domanda va presentata
entro otto giorni dalla fine del rapporto di lavoro, dopo che il
lavoratore ha dichiarato lo stato di disoccupazione presso il Centro
dell'Impiego competente per territorio.
Nella provincia di Forlì' - Cesena, fino a dieci giorni fa, ci si
poteva iscrivere al CPI solo se muniti di una residenza o di un
domicilio. Questo significava l'esclusione dei cittadini comunitari,
che rappresentano la maggior parte dei lavoratori stagionali
sottopagati e gravemente sfruttati, dal poter iscriversi per ottenere
questa importante indennità.
ADL COBAS in collaborazione con l'associazione Rumori Sinistri nei
primi giorni di giugno ha inviato un esposto alla Prefettura di
Forlì, dove veniva messo in evidenza il fatto che i lavoratori
stagionali in transito nel territorio che alloggiano - dai tre ai sei
mesi - nelle strutture alberghiere dove prestano l'attività
lavorativa, non venivano registrati dai datori di lavoro, che ne
avrebbero l'obbligo secondo la legge, attraverso la compilazione del
modulo "Cessione di Fabbricato" o “dichiarazione di
ospitalità” da consegnare alla questura o al comando dei vigili
non oltre due giorni dal loro arrivo.
Avevamo inoltrato l'esposto anche al sindaco di Cesenatico, che non
ci ha mai risposto.
Questa inadempienza da parte dei datori di lavoro, comportava il
fatto che su questo territorio tra Cesenatico, Gatteo Mare e San
Mauro Mare transitassero più di 2500 lavoratori non regolarmente
registrati o segnalati alle autorità come invece previsto dalle
normative.
La Prefettura ci rispose che, visto, la scarsità di agenti, i
controlli non sarebbero potuti avvenire.
Fortunatamente con una circolare interna questa norma è stata
cambiata, per cui per i lavoratori stagionali in transito nel
territorio è possibile iscriversi al CPI senza dichiarazione di
ospitalità o cessione di fabbricato.
Vogliamo chiedere a Luca Bartolini (consigliere regionale del Pdl
eletto nella provincia di Forlì Cesena) chi non rispetta le regole?
Chi evade le tasse, attraverso l'omissione contributiva, e la messa
in deroga del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro? Chi assume
in nero? Chi agisce l'insolvenza del salario? Chi usa violenza nei
confronti dei lavoratori stagionali spesso comunitari o migranti? Chi
pratica l'illegalità?
In questi giorni stiamo depositando diverse querele alla Procura
della Repubblica di Forlì e a quella di Rimini su fatti gravissimi
accaduti ad alcuni lavoratori stagionali comunitari.
A quanto pare il Lavoro Gravemente Sfruttato e quei dispositivi che
vengono utilizzati dagli imprenditori del turismo con la copertura
delle Istituzioni per ottenere maggior profitto sul lavoro stagionale
aggirando le norme e praticando l'illegalità, sono argomenti che né
a Luca Bartolini, né al sindaco di Cesenatico, interessano. Reddito, diritti, dignità per tutti e tutte!
Salve e' vero il lavoro stagionale e' altamente sfruttato,sia in merito ai lavoratori stranieri emmigrati che gli italiani.Ci vorrebbero norme e controlli specifici.Almeno questo succede solo in Italia.Ma c'e da chiedersi cosa mai non va in Italia,ci avvicianiamo a somigliare sempre di piu' a i paesi orientali dove il ricco sfrutta altamente il popolo altro che Europa.
RispondiEliminahttp://www.personale-stagionale.it