La disoccupazione stagionale è un diritto di tutti e tutte a prescindere dalla nazionalità, lo stabiliscono le norme europee in materia
Di seguito pubblichiamo alcuni articoli di rassegna stampa rispetto alla polemica sollevata da Bartolini consigliere regionale PDL eletto nella provincia di F/C rispetto alla disoccupazione ai lavoratori comunitari alla quale abbiamo risposto con un nostro comunicato del 7 settembre.
Di seguito pubblichiamo alcuni articoli di rassegna stampa rispetto alla polemica sollevata da Bartolini consigliere regionale PDL eletto nella provincia di F/C rispetto alla disoccupazione ai lavoratori comunitari alla quale abbiamo risposto con un nostro comunicato del 7 settembre.
Mentre
il PD per mano
della deputata Petitti (eletta a Rimini) incontra le associazioni di
categoria per sottoporre proposte (nuovo
decreto sul turismo) al ministro competente Blay (detassazione per
chi investe sulle infrastrutture, incentivi edilizi, rifinanziamento
buoni vacanze ecc..), proposte naturalmente tutte a favore degli
imprenditori del turismo e senza aver per nulla interloquito con
sindacati, associazioni e lavoratori stagionali rispetto alle gravi
situazioni di sfruttamento lavorativo verificatesi anche
quest'estate, il PDL si concentra - da buon partito che ha sdoganato
l'estrema destra - contro i lavoratori comunitari, rei secondo loro
di rubare l'indennità di disoccupazione (MINI ASPI) e quindi Welfare
ai lavoratori italiani.
Questo dimostra come il
PDL cavalchi il peggior terreno possibile ovvero quello della
retorica razzista e post-colonialista degli stranieri/comunitari che
non solo ci rubano il lavoro ma anche Welfare e servizi. Quando
parliamo di diritti per i lavoratori comunitari parliamo di
rumeni, bulgari, francesi, tedeschi ecc..., così come tanti,
tantissimi, italiani che percepiscono l'indennità in altri paesi
membri dove per fortuna hanno trovato un lavoro.
Crediamo pertanto che
rispetto a queste pulsioni che non hanno nulla da invidiare alle
richieste dei figliocci di Fiore e co. - soprattutto in relazione al
fatto che sono proprio le lavoratrici rumene quelle che subiscono
maggiormente i dispositivi del Lavoro Gravemente Sfruttato quali
violenza, ricatti, insolvenza dei salari - sia necessario dare una
risposta chiara, forte, corale e in forma di cooperazione dal basso
fra le varie realtà territoriali.
Inoltre ricordiamo che vi
sono disposizioni europee, rispetto al diritto alla
disoccupazione, che gli Stati membri dell'UE sono tenuti a
rispettare. Tali disposizioni prevedono che il lavoratore che ha
svolto attività lavorativa subordinata in un paese dell'UE abbia
diritto a richiedere la disoccupazione in questo paese, rendersi
disponibile per un periodo di almeno 4 settimane (periodo che
però può essere abbreviato) per la ricerca di un nuovo lavoro e in
seguito, una volta rientrato nel suo paese o in un altro paese
comunitario, procedendo all'iscrizione presso il servizio pubblico di
collocamento, percepire comunque l'indennità.
Mentre noi ci muoviamo
rivendicando un piano europeo di Welfare e diritti che vanno agiti e
difesi anche rispetto alle norme europee sopraccitate, il PDL
emiliano romagnolo per mano di uno dei suoi consiglieri regionali,
Bartolini, si pone esplicitamente in antitesi a queste norme.
Crediamo pertanto sia
necessario costruire dal basso una risposta pubblica alle pulsioni
xenofobe e pratiche “illegali” promosse dal signor Bartolini e
dal suo partito nei confronti delle norme europee che qualificano e
sanciscono i diritti di tutti i lavoratori e le lavoratrici
comunitarie ad usufruire degli ammortizzatori sociali anche se
lavorano in altri paesi dell'UE.
Per queste ragioni a
partire e per informare i lavoratori dei loro diritti già da questa
settimana svolgeremo volantinaggi presso i CPI di Rimini e
Cesenatico.
ADL Cobas Emilia Romagna - Ass. Rumori sinistri
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Corriere Romagna del 7 sett. 2013
La Voce di Romagna dell'8 sett. 2013
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