mercoledì 22 agosto 2012

Comunicato stampa: Evasione e sfruttamento. Istituire un fondo ad hoc per i lavoratori sfruttati

In questi giorni nella Provincia di Rimini la Guardia di Finanza sta rendendo esplicito e documentato ciò che tutti a Rimini sanno: l’evasione fiscale delle aziende turistiche è maggioritario. Chi lavora negli alberghi o negli stabilimenti balneari sa bene come l’evasione sia strutturalmente legata al lavoro gravemente sfruttato, visto che sono due aspetti del medesimo fenomeno che si alimentano reciprocamente, e nessuno dei due non può esistere, con le dimensioni denunciate dall’Ispettorato del Lavoro e dalla Guardia di Finanza, se non insieme all’altro.

Questi fenomeni hanno alimentato nella Provincia di Rimini enormi differenze sociali, ed hanno comportato che in una zona fortemente ricca, grazie al distretto del turismo, mancano molti servizi pubblici essenziali e diversi hanno dei livelli indegni. La lotta a tali fenomeni può essere vincente se ci si pone l’obiettivo da parte di settori della società civile (associazioni , sindacati ed amministratori) di ridistribuire la ricchezza e costruire un welfare degno: sanità, asili nido, trasporti gratuiti e reddito per i disoccupati e precari. Questa vertenza territoriale non può essere lasciata alle sole Istituzioni statali (Ispettorato del Lavoro e Guardia di Finanza).

A livello locale, i Comuni costieri della Provincia di Rimini non hanno mostrato un impegno concreto e culturale contro il lavoro gravemente sfruttato e contro l’evasione strutturale. Nonostante il fatto che diverse leggi e norme li invitano a percorrere tale strada. In merito è bene segnalare che il Comune di Santarcangelo di Romagna, in proporzione al suo numero di abitanti, ha recuperato ingenti risorse attraverso la lotta all’evasione e per il 2012 prevede di recuperare dall’evasione di imposte e tributi comunali la stessa cifra prevista dal Comune di Rimini, 1 milione di euro e la DTL di Rimini ha introiettato 1.316.369 euro dai controlli presso le aziende del terziario nel 2011.

A livello nazionale, il governo Monti intende spostare enormi ricchezze dalla società ai settori che hanno alimentato il meccanismo del debito: Banche e agenzie finanziarie. Il presente governo è fortemente attivo contro l’evasione e nella produzione di una campagna comunicativa innovativa contro gli evasori. Monti, però, si muove con un obiettivo contrario al nostro: garantire i salvataggi delle banche europee e rendere più povera la società e i lavoratori. La crisi economica nata da speculazioni finanziarie si sta avvitando, grazie alla politica di austerità, e produrrà nei prossimi anni ulteriore crisi nell’economia reale.

Per cui, a livello locale, i Comuni della Provincia di Rimini potranno mostrare il loro impegno per la promozione della legalità e del rispetto del Contratto Nazionale del settore sforzandosi di stanziare un fondo ad hoc per garantire una degna sopravvivenza ai lavoratori e alle lavoratrici sfruttati che fanno emergere le condizioni di paraschiavismo in attesa che gli stessi e le stesse possano trovare impiego in altre aziende. Il fondo, quindi, dovrebbe proteggere questi lavoratori che sporgono denuncia, garantendo loro un primo sostegno economico, nelle more dei tempi di attesa per la risoluzione delle vertenze presso la DTL e le organizzazioni Sindacali. Inoltre tali lavoratori dovrebbe esser assistiti attivamente e sostenuti nella ricerca di un nuovo impiego, attraverso gli sportelli territoriali compreso quello del Centro per l’Impiego di Rimini. Un impegno concreto dei lavoratori appoggiati dai comuni, e il coordinamento dei medesimi di con la guardia di finanza, DTL e sindacali potrebbe combattere il cancro (evasione fiscale e lavoro gravemente sfruttato) diffusosi nel distretto del turismo riminese.

A livello nazionale, ci dobbiamo opporre al governo Monti, che in nome della lotta allo spread sta garantendo materialmente il salvataggio di chi la crisi l’ha prodotta (le banche) e sta rendendo più poveri i cittadini e lo Stato Sociale.

Assemblea Rimini per l'alternativa – Ass. Rumori Sinistri – Comitato Schiavi in Riviera

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