Sul caso delle
agenzie rumene di reclutamento
di manodopera a costi stracciati
In questi
giorni si è aperto un dibattito intorno al tema della somministrazione transnazionale del lavoro ovvero l’utilizzo di contratti estremamente
vantaggiosi per le imprese italiane offerti
da agenzie interinali e di intermediazione con
sede in altri paesi UE, in particolare quelli più poveri come la Romania.
Su questo tema è
dall’estate del 2008 che denunciamo,
con prove e documentazione, la presenza non solo di queste agenzie di
reclutamento ma di veri e propri mediatori/caporali che non svolgono solo il
ruolo di intercettare la manodopera ma anche di controllarla attraverso
dispositivi violentissimi e minacce personali.
Sandra Polini e Manila Ricci di ADL Cobas e volontarie e
dell’associazione Rumori Sinistri ricordano “Ai Sindacati confederali ma
anche al Ministro Poletti, che si sono recentemente scandalizzati per la
presenza di tali agenzie, che è da anni che si ricorre all’impiego di
manodopera comunitaria attraverso queste fantomatiche agenzie di reclutamento,
soprattutto nella Costa romagnola e
nel comparto turistico/Stagionale”. A conferma di ciò “ricordiamo la protesta a fine stagione 2012 dei lavoratori e delle
lavoratrici stagionali - perlopiù rumeni - dell’Hotel LE CONCHIGLIE di
Riccione, che con il supporto dell’’associazione Rumori Sinistri promossero ed organizzarono
diversi scioperi e picchetti per denunciare proprio questo tipo di situazione”.
I lavoratori e le lavoratrici rumene dell’’Hotel
erano stati assunti dalla Mediterranea
Gestioni srl (che aveva in gestione diversi alberghi in tutta Italia non
solo in località balneari ma anche di montagna) tramite una di queste agenzia
di intermediazione, lavoratori e
lavoratrici rumene che poi non erano state pagate dall’agenzia rumena che
aveva stipulato contratti – definiti dalla DTL di Rimini del tutto irregolari
in Italia - e con importi salariali in deroga al CCNL del settore (2 - 2,5 euro
l’ora) e con l’assenza di ogni forma di tutela (INPS, INAIL) tipici del lavoro
neoservile e Gravemente Sfruttato.
La vertenza
durissima, che coinvolse anche il Comune
di Riccione e l’ex sindaco Pironi che partecipò ad un tavolo presso la
struttura alberghiera a seguito degli scioperi dei lavoratori che solo così
ottennero il pagamento almeno di una misera mensilità (700 euro circa al mese
per 12/13 ore al giorno e mancato giorno di riposo), è ancora in corso. Sandra Polini e Manila Ricci precisano
a questo proposto che “Tre di questi lavoratori
hanno tramite il legale Paola Urbinati,
consulente di Rumori sinistri e ADL
Cobas, presentato un decreto
ingiuntivo (nel novembre 2012) contro la Mediterranea Gestioni srl a
seguito della denuncia presso la DTL di Rimini che portò ad un verbale
ispettivo che riconosceva proprio Mediterranea Gestioni come la somministratrice
DIRETTA di lavoro e quindi controparte datoriale rispetto all’insolvenza dei
salari e allo sfruttamento subito da questi lavoratori e non l’agenzia
interinale rumena”.
Il decreto
ingiuntivo ha permesso poi di partecipare al concordato preventivo, dato che la Mediterranea gestioni ne ha
fatto richiesta, a fine 2012, al Tribunale di Pesaro (dove ha sede legale la
società) poiché come frequentemente accade, l’utilizzo delle SRL nel settore
turistico (si veda il caso ad es. dell’Hotel
Mose della Costa Romagna Hotels)
rappresentano l’ennesimo escamotage in mano alle categorie padronali per costruire
un sistema societario di “scatole cinesi”
utile a raggirare le norme, sfruttare i lavoratori e le lavoratrici stagionali,
non pagare l’insolvenza prodotta a danno di fornitori e lavoratori e poi
utilizzare il concordato preventivo per aggirare gli obblighi previsti e dichiarare il fallimento delle società.
Nel caso dei
lavoratori dell’hotel LE CONCHIGLIE la procedura è tuttora pendente e si attende
l’approvazione del concordato per il 19 maggio 2015, i lavoratori così tutelati e assistiti dal
nostro Sportello e dall’avvocato Paola Urbinati sono stati inseriti in
posizione privilegiata all’interno del concordato e una volta approvato
potranno avere l’accesso al Fondo di Garanzia INPS.
Sono passati
ben tre anni perché questi lavoratori vedessero riconosciuti i loro diritti, una vicenda che avrà un lieto fine grazie
al conflitto e alle forme autorganizzante di lotta che si sperimentarono nel
settembre del 2012 ma anche grazie
alla buona sinergia fra DTL, sindacalismo conflittuale e il legale. Se in
queste situazioni non ci si attiva celermente nell’ottenere il riconoscimento
del rapporto diretto fra il lavoratore e l’azienda italiana che utilizza le
agenzie di intermediazione rumene per il reclutamento di manodopera, in casa di mancato pagamento del salario da
parte dell’agenzia interinale in Romania, il lavoratore non ha alcuna
possibilità di esercitare i suoi diritti e di ottenere il pagamento di quanto
dovuto se non sostenendo spese molto onerose per cause e processi. Quindi è fondamentale in queste situazioni
rivolgersi alle DTL, agli sportelli sindacali per una prima tutela e denunciare
questo abuso che pregiudica i propri diritti.
“Quindi – concludono Manila Ricci e
Sandra Polini - siamo ben liete dell’attenzione
posta al tema da parte della Direzione generale per l’attività ispettiva con la circolare n.14 del 9 aprile 2015 del
Ministero del Lavoro ed anche della denuncia dei confederali, ma a questi ultimi e al Ministro Poletti vogliamo ricordare che questo è un modus operandi
oramai consolidato nella Riviera
Romagnola, dove il meccanismo di precarizzazione e compressione del costo del lavoro” - inteso più propriamente come insieme di
tutele e di diritti dentro e fuori i luoghi di lavoro – “ha devastato il sistema di garanzie e di tutele degli stessi lavoratori,
riconducendo
il lavoro a condizioni di produzione “cinesi” e all’utilizzo oramai consolidato di queste agenzie, sulle quali nemmeno la Procura della
Repubblica di Rimini ha mai proferito sentenza”.
Con il Jobs act queste situazioni non faranno
che aumentare e se leggi non sono che lo specchio deformante della società e
dei mutati rapporti di forza tra le categorie sociali, il nostro compito non
può essere che costruire conflitti e lotte in ogni settore – anche in quello
turistico - capaci di ribaltare questi rapporti di forza. La vicenda dell’hotel
LE CONCHIGLIE è qui a dimostrarcelo, se si sciopera, ci si autorganizza sul
piano della lotta e della difesa legale si VINCE.
ADL Cobas
e Ass. Rumori Sinistri RIMINI
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