Un nuovo povero è morto.
Apprendiamo dalla stampa che
Venerdì Santo, a Rimini, un cittadino europeo senzacasa ha perso la vita in una
dimora di fortuna: l'ex-Corial, un capannone abbandonato da moltissimi anni. La
segnalazione è stata fatta dalle persone che hanno condiviso con lui quel tetto
in quell'ultima notte e che, dopo aver informato le forze dell'ordine del
decesso e dello stato di salute precario dell'uomo, sono state denunciate per
invasione di edifici dagli stessi agenti.
Di fronte alla decisione
assunta dagli amici del deceduto di collaborare con le forze dell’ordine per il
bene dei famigliari del morto (l'uomo aveva un figlio in Italia), lo Stato ha
risposto avviando un procedimento penale a loro carico.
Davanti ad un morto, ogni
essere umano avrebbe agito in modo diverso. E' ancora presente
un'amministrazione comunale nella nostra città che si interroga sulla frequenza
così drammatica con cui i poveri stanno morendo e sulla efficacia o meno delle
attuali politiche sociali ed abitative? In merito ad avvenimenti e fatti di
natura sociale c'è ancora un'umanità da anteporre alle altre azioni o si
è scelto di lasciare ai burocrati e alla Polizia la spiegazione che per questi
poveri esiste solo la repressione da agire rispettivamente con il controllo
sociale e le retate e i rastrellamenti? Nei confronti di queste quattro persone
l'assessore Lisi e il dirigente comunale Mazzotti si sono attivati?
Da Natale ad oggi sono già cinque gli homeless deceduti nella nostra
città. Un ritmo che mette i brividi e che evidenzia quel solco tracciato con
ferocia e violenza dalle politiche di austerity made by Troika -
interamente recepite dagli amministratori e dai dirigenti locali - che
concentrano ricchezze e privilegi nelle mani di pochissimi, lasciando
devastazione e barbarie ai più. Una guerra ai poveri che vediamo ben
rappresentata nelle scelte politiche locali, dal settore del diritto alla casa,
a quello sociale, a quello del lavoro e della tutela delle norme a garanzia dei
lavoratori/trici.
Questa è Rimini: città in cui i
poverissimi non hanno uno stato sociale degno e sono caparbiamente respinti dai
progetti di sostegno messi in atto dalle politiche all’abitare a causa dei parametri
imposti dai regolamenti, voluti dagli amministratori del PD, che perseverano
nel garantire l'accesso alla casa solo alle attuali classi sociali medio-alte. Città
in cui i lavoratori poveri sono gravemente sfruttati e rischiano di diventare
poverissimi, a causa dell’aumento della disoccupazione e della crisi
dell’edilizia. Città nella quale il Comune utilizza la Polizia Municipale per
eseguire controlli in maniera chirurgica e selettiva in uno spazio sottratto
all'abbandono in cui, da oltre un anno, si costruiscono risposte concrete alla
povertà, al disagio sociale, all'emarginazione, all'assenza di un diritto alla
casa garantito e allo stesso tempo decide di lasciare senza acqua i sei
cittadini che qui vi abitano. Città nella quale lo Stato è chiaro con i
poverissimi: o muori o ti reprimiamo.
Il fatto che il migrante fosse
stato all’ospedale il giorno prima, ci interroga inoltre su un altro aspetto:
quello del diritto alla salute. Non conosciamo il caso specifico, ma sappiamo
per certo che non avere una dimora degna peggiora ed aggrava lo stato
cagionevole di salute così come lo aggravano leggi incostituzionali come
l'art.5 del Piano Casa (ideato dall'ex ministro Lupi) che esclude l'accesso a
diritti fondamentali come le cure a chi vive in edifici occupati.
Noi sappiamo che i Cristi
crocifissi abitano per strada, in stazione, all’Ex Corial e lì muoiono.
Il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, ci
invita a riconoscerli. La Polizia li ha visti accanto ad un Cristo morto, li ha
riconosciuti e subito li ha trattati da delinquenti, denunciandoli. Il
dirigente Mazzotti li ha riconosciuti negli abitanti di Casa Madiba e li ha
privati dell’acqua.
Un nuovo povero è morto. Dobbiamo trasformare la nostra tristezza in
rabbia, in tanti dobbiamo agire contro chi pratica la guerra ai poveri, con
lucidità ed intelligenza.
La Pasqua non è un periodo
felice per i poveri Cristi senza casa.
CASA MADIBA NETWORK - Sportello per il diritto all'abitare ADL Cobas - Campagna Una casa per tutti RIMINI
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