Viene in Romagna per un lavoro stagionale e alloggia in una ex colonia abbandonata a Cesenatico. Un 31enne catanese è stato denunciato per occupazione abusiva dopo essere stato scoperto dal legale rappresentante dell'immobile.
Noi diciamo vergogna al proprietario dell'immobile, vergogna alle forze dell'ordine che reprimono violentemente i lavoratori poveri e vergogna alle amministrazioni comunali che se ne fregano altamente dei diritti di tutti coloro che garantiscono servizi e ospitalità ai turisti della Costa romagnola.
Alloggi per i lavoratori stagionali subito! Lo avevamo detto e lo ripetiamo ancora ricordando che era uno dei punti indicati nel documento presentato durante il consiglio comunale aperto di Rimini sul tema del Lavoro Gravemente Sfruttato.
Comunicato Ass. Rumori Sinistri e Adl Cobas E.R.
Noi diciamo vergogna al proprietario dell'immobile, vergogna alle forze dell'ordine che reprimono violentemente i lavoratori poveri e vergogna alle amministrazioni comunali che se ne fregano altamente dei diritti di tutti coloro che garantiscono servizi e ospitalità ai turisti della Costa romagnola.
Alloggi per i lavoratori stagionali subito! Lo avevamo detto e lo ripetiamo ancora ricordando che era uno dei punti indicati nel documento presentato durante il consiglio comunale aperto di Rimini sul tema del Lavoro Gravemente Sfruttato.
Comunicato Ass. Rumori Sinistri e Adl Cobas E.R.
Il 14 marzo 2013 si è tenuto a Rimini un consiglio tematico aperto
sul lavoro gravemente sfruttato
nel settore turistico. Questo consiglio voluto fortemente da chi in
questi anni ha operato un intervento di emersione del lavoro
gravemente sfruttato attraverso la realizzazione di sportelli
informativi rivolti ai lavoratori stagionali. La costruzione di
questo apputamento si è anche costruita attraverso la stesura di un documento radatto per l'occasione, in cui si evidenziavano alcuni elementi e proposte sul temA. Fra i punti suggeriti
all'amministrazione riminese vi era una nota che riguardava, infatti, proprio il
problema degli alloggi. L'alloggio che viene garantito al
lavoratore stagionale, dietro una trattenuta in busta paga attraverso
un conteggio contemplato dal CCNL del settore turistico, molto spesso
viene sottratto nel momento in cui il lavoratore chiede il rispetto
dei suoi diritti.
Non si contano le testimonianze pervenuteci di lavoratori sbattuti
fuori dall'albergo, dopo che ad
esempio si erano effettuate visite ispettive da parte degli organi
preposti dietro richiesta dei lavoratori stessi. L'alloggio, presso
la struttura alberghiera, si trasforma, pertanto, in una dispositivo
di assoggettamento e controllo totale della vita del lavoratore, che
ad es. non può nemmeno permettersi di ammalarsi e di usufruire dei
giorni di malattia.
Si aggiunge, inoltre, il fatto che lo stipendio percepito dai
lavoratori stagionali non è sufficiente a coprire le spese per un
affitto di un altro alloggio spesso proibitivo dal punto di vista
economico. E' per questi motivi che noi avevamo proposto
all'amministrazione riminese la disponibilità di alloggi per i
lavoratori stagionali in transito nel territorio, magari
riutilizzando fabbricati abbandonati, come alberghi di cui sono
disseminati i lungomare o le ex colonie.
La vicenda emersa oggi sulle cronache cesenaticesi e che riguarda un
lavoratore stagionale denunciato per occupazione abusiva di immobile,
ci rimanda alle questioni sopraccitate e a tutte quelle sollevate in
questi anni attraverso le nostre azioni di denuncia ed emersione
della condizione di sfruttamento in cui versano i lavoratori e le
lavoratrici stagionali della costa romagnola.
Infine ci chiediamo cosa sia più illegale: occupare un alloggio
di fortuna in condizioni di estrema indigenza ed emergenza, oppure
agire forme di grave sfruttamento lavorativo o di paraschiavismo, con
tanto di evasione fiscale e contributiva?
Ma come al solito si va a punire la parte più debole e vulnerabile
della società, per il resto non si
vuole vedere e sentire. L'illegalità o la pratichi o la subisci
nella costa romagnola da Cattolica a Comacchio. Questa è la realtà.
Esprimiamo la massima solidarietà al lavoratore denunciato, e ci
mettiamo a disposizione per qualsiasi tipo di supporto legale e
sociale.
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