Ieri sera si è svolta il
primo appuntamento di Reclaim
your rights, spazio Incontri e Sportello informativo per i lavoratori
e le lavoratrici stagionali promosso da Rumori sinistri e ADL
Cobas Emilia Romagna presso il parco della Casina di Bellariva. Verso
la fine della serata siamo stati ricontattati da una lavoratrice
italiana di un hotel di Riccione per una situazione di estrema
emergenza, di seguito il racconto dei fatti.
Il 22 giugno presso una
struttura alberghiera di Riccione vengono realizzate due visite
ispettive, le prima da parte della Guardia di Finanza e la seconda
dell’Ispettorato del Lavoro, in seguito alla quale (come
ha riferito la stampa locale) emerge la seguente situazione: su
un personale complessivo di quattordici dipendenti ben undici non
sono denunciati all’INPS, ovverso sono lavoratori in nero. Due
giorni fa la stessa lavoratrice, grazie alla Campagna informativa per
i lavoratori stagionali promossa dall’associazione Rumori Sinistri
e ADL cobas Emilia Romagna, ci ha contattato telefonicamente per dare
vita ad un percorso di emersione del Lavoro Gravemente Sfruttato,
caratterizzato dai seguenti elementi: circa 16 ore di lavoro al
giorno ed uno stipendio inferiore a 800€ .
Ieri nella tarda nottata
la lavoratrice è stata intimata a lasciare la struttura alberghiera,
presso la quale alloggiava, come ritorsione alla sua richiesta di
aumento di stipendio da quello inizialmente pattuito. La lavoratrice
ha richiesto di rimanere a dormire presso l'alloggio fornitole a
inizio stagione, ma di fronte alla sua negazione di porre la firma
sulle dimissioni volontarie è stata cacciata dal suo alloggio alle
due di notte, nonostante l’intervento dei carabinieri chiamati
dalla lavoratrice stessa. In seguito a ciò gli attivisti di Rumori
sinistri e Adl Cobas, che hanno seguito la vicenda fin dall’inizio,
hanno contattato telefonicamente il segretario di SEL di Riccione
affinché si attivasse una soluzione alloggiativa immediata. A nulla
sono valse le due telefonate al Sindaco Pironi fatte dal segretario
locale di SEL, la lavoratrice è stata costretta a passare la notte
in spiaggia e i carabinieri hanno di fatto appoggiato “lo sfratto”
della lavoratrice dall'alloggio presso la struttura alberghiera dove
viveva.
Ancora una volta si
registra da parte delle amministrazioni locali la totale incapacità
di intervento repentino in situazioni di estrema emergenza e
l’assoluta indifferenza di fronte a ciò che il Lavoro Gravemente
Sfruttato come fenomeno strutturale ed endemico produce nel nostro
territorio.
Il fatto che nel 2012 il
Comune di Riccione abbia ricevuto l’attenzione delle televisioni
nazionali per via dell’insolvenza di uno degli alberghi più
importanti del proprio territorio (Hotel Le Conchiglie) non ha
convinto la Giunta Comunale della necessità di combattere
l’illegalità e lo sfruttamento diffuso nei luoghi di lavoro.
Noi siamo attivi per il
rispetto dei contratti nazionali e per la dignità dei lavoratori
della Romagna a differenza degli amministratori locali. Grazie al
lavoro di rete con il progetto Oltre la strada/Progetto Help, siamo
riusciti ad individuare un alloggio in una struttura protetta del
territorio per la lavoratrice e nei prossimi giorni organizzeremo
iniziative pubbliche per denunciare quanto accaduto.
Ass.Rumori sinistri –
ADL Cobas Emilia Romagna
Perdonatemi se commento ma c'è un refuso da correggere:
RispondiEliminaNon aveva chiesto un aumento di stipendio, ma dopo un mese di lavoro a 16-18 ore al giorno, a fronte di una bonifico ed una busta paga da 139€ (documentabile), ha preteso il pagamento di quanto pattuito almeno per le otto ore regolamentari: 800€ Mensili.
Al che è stata allontanata per la folle pretesa di uno stipendio da fame...