Labitalia, una testimonianza
“Certo - ammette - il fenomeno dei giovani sottopagati è sempre esistito, tuttavia negli ultimi 4-5 anni è davvero degenerato”
Un bagnino mentre gonfia un materassino
Rimini, 12 agosto 2012 - “Tre euro l’ora
per un lavoro che può raggiungere anche le 12 ore al giorno. Una vera e
propria galera, scelta da chi non ha nessun’altra possibilità di
trovare un posto di lavoro”. Questa la testimonianza di un
rappresentante del comitato ‘Schiavi in riviera’ raccolta
da Labitalia, a Rimini, la capitale del divertimento e, appunto, “dello
sfruttamento di giovani e meno giovani pronti a tutto pur di guadagnare
qualche euro e andare avanti per qualche mese”.
“Sono le stesse persone - rivela - che con un sorriso accolgono l’ospite in albergo, servono ai tavoli, vigilano sulle torrette in spiaggia, portano lettini e sdraio sulla sabbia bollente della spiaggia della riviera”.
“Certo - ammette - il fenomeno dei giovani sottopagati è sempre esistito, tuttavia negli ultimi 4-5 anni è davvero degenerato”. E
l’identikit dello “’schiavo in riviera’ è davvero impressionante: turni
massacranti, mancanza di un giorno libero, paga oraria inferiore ai 5
euro”.
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