PRESIDIO PUBBLICO BASTA STRAGI NEL MEDITERRANEO: Make Europe not Borders. Canali di arrivo garantito SUBITO! >>Martedì ore 18.30 Piazza Cavour<<
Dopo l'ennesima strage avvenuta nel Mare Mediterraneo che mai come oggi
ci ricorda le fosse comuni del nazifascismo, vogliamo esprimere il
nostro dolore ma anche la nostra rabbia verso coloro che sono i
responsabili di questi stragi e di questo sterminio.
Dopo
l'ennesima tragedia che ha colpito centinaia e centinaia di profughi
morti nel disperato tentativo di fuggire da guerre e povertà, vedere
ancora una volta il cordoglio dei politici e delle autorità fa ancora
più rabbia.
Il cordoglio non è innocente, perché tutti gli attori, l'Unione Europea, la comunità internazionale
così come lo Stato italiano, sono unicamente interessati a contenere,
bloccare e reprimere i flussi migratori non contando che, banalmente,
queste persone fuggono da guerre da noi provocate o dai cambiamenti
climatici che il nostro occidente contribuisce ed alimenta.
L’Europa ha finanziato i lager per migranti in Libia, ha istituito il
fondo per i rimpatri siglando accordi di riammissione con tutti i paesi
dell'Africa, ha approvato il regolamento di Dublino (un dispositivo
violentissimo sul diritto di spostamento dei rifugiati) poichè impone al
paese in cui gli sbarchi avvengono di prendersi totalmente carico di
chi sbarca.
E l’Italia in tutto questo non è esente dalle
responsabilità. Ce lo ricordano ogni giorno la Legge Bossi/Fini fabbrica
di clandestinità e del rapporto servilistico fra permessi di soggiorno e
contratto di lavoro, i CIE (nuovi lager) dove chi arriva vivo e
sopravvive ai naufragi viene rinchiuso per diciotto mesi. Ce lo ricorda
il Lavoro Gravemente Sfruttato prodotto dal Testo Unico
sull'Immigrazione e dalle riforme del lavoro (Fornero e Jobs Act) che si
manifesta nelle campagne del sud Italia dove i rifugiati lavorano come
schiavi, nello sfruttamento nel settore turistico e in quello della
cura/assitenza domiciliare. Ma anche agli angoli dei semafori e nei
parcheggi delle nostre città.
A ciò si aggiungono gli scandali
come quello di mafia capitale e il business sull'accoglienza sulla
pelle di queste persone. Così migliaia di rifugiati in tutta Europa per
vivere in condizioni dignitose sono costrette ad occupare case - come
avvenuto a Casa Madiba dopo la fine dell'Emergenza Nord Africa - per non
morire in qualche fabbrica abbandonata, o non cadere nel girone
infernale della marginalità sociale e divenire homeless come condizione
permanente di vita.
La dignità e il rispetto della vita umana
vengono prima di tutto. Per questo è importante partecipare. Non restare
in silenzio. Agire e moltiplicare le lotte antirazziste e contro i
confini, per l'Europa che vogliamo. L’alternativa è accettare di essere
complici di questo sterminio, perché non agire oggi è come essere
conniventi. Ce lo chiedono i morti ma anche chi è sopravvissuto e vive
qui accanto a noi.
#MakeEurope #NoBorders #StopEuropaFortezza #FightRacism
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