Il caso di una studentessa universitaria del Camerun denunciato allo Sportello migranti dell’Ass. Rumori Sinistri
Il razzismo è di casa, questo il titolo che abbiamo voluto scegliere per l’approfondimento riguardante un episodio, gravissimo, di razzismo segnalatoci dall’Ass. Rumori Sinistri che gestisce lo "Sportello migranti" nei pressi del centro cittadino. Vittima una studentessa universitaria del Camerun iscritta al Polo Universitario di Rimini.
Questo episodio evidenzia alcune delle problematicità più rappresentative per i cittadini migranti, il tema della discriminazione razziale e quello del disagio abitativo.
Il tutto ha inizio qualche settimana fa, quando, dopo una ricerca lunga e difficile, questa studentessa ha trovato finalmente una camera singola dove potersi trasferire. “Naturalmente” senza contratto. All’interno della casa erano presenti tre coinquiline le quali, alla fine di marzo, avrebbero dovuto lasciare la casa, dal momento che avevano completato il loro percorso di studi.
Nonostante qualche diffidenza iniziale la studentessa del Camerun, grandi occhi scuri e sorriso radioso, si trasferisce presso il nuovo appartamento, fino al giorno in cui una sua coinquilina esordisce dicendo: ”Tu devi andartene, non voglio avere nulla a che fare con te, con i tuoi amici, con la gente del tuo paese. Mio padre che è un imprenditore ha avuto solo problemi con i negri come te!”. A queste parole sconcertanti si aggiunge l’indifferenza totale della proprietaria dell’appartamento.
"Il racconto dell’episodio"
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Questa vicenda è un indicatore sociale di come la discriminazione sia oramai parte integrante non solo del meccanismo produttivo e del controllo agito sui cittadini migranti, ma anche dei meccanismi di esclusione e di accesso ai beni primari come quello della casa. Proprio nelle ultime battute dell’intervista, emerge come sia difficile e disperata la ricerca di una camera in affitto per chi ha altri “accenti”. Disperata e difficile, perché nella maggior parte degli annunci, prima del costo della locazione si legge: “NO STRANIERI”. La vicenda sicuramente non si concluderà così, tanta la voglia di riscatto e di dar voce ai diritti degli esclusi. Gli altri da noi...
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