lunedì 20 aprile 2015

Rimini - PRESIDIO PUBBLICO BASTA STRAGI NEL MEDITERRANEO: Make Europe not Borders. Canali di arrivo garantito SUBITO!

PRESIDIO PUBBLICO BASTA STRAGI NEL MEDITERRANEO: Make Europe not Borders. Canali di arrivo garantito SUBITO! >>Martedì ore 18.30 Piazza Cavour<<

 Dopo l'ennesima strage avvenuta nel Mare Mediterraneo che mai come oggi ci ricorda le fosse comuni del nazifascismo, vogliamo esprimere il nostro dolore ma anche la nostra rabbia verso coloro che sono i responsabili di questi stragi e di questo sterminio.
Dopo l'ennesima tragedia che ha colpito centinaia e centinaia di profughi morti nel disperato tentativo di fuggire da guerre e povertà, vedere ancora una volta il cordoglio dei politici e delle autorità fa ancora più rabbia.
Il cordoglio non è innocente, perché tutti gli attori, l'Unione Europea, la comunità internazionale così come lo Stato italiano, sono unicamente interessati a contenere, bloccare e reprimere i flussi migratori non contando che, banalmente, queste persone fuggono da guerre da noi provocate o dai cambiamenti climatici che il nostro occidente contribuisce ed alimenta.
L’Europa ha finanziato i lager per migranti in Libia, ha istituito il fondo per i rimpatri siglando accordi di riammissione con tutti i paesi dell'Africa, ha approvato il regolamento di Dublino (un dispositivo violentissimo sul diritto di spostamento dei rifugiati) poichè impone al paese in cui gli sbarchi avvengono di prendersi totalmente carico di chi sbarca.
E l’Italia in tutto questo non è esente dalle responsabilità. Ce lo ricordano ogni giorno la Legge Bossi/Fini fabbrica di clandestinità e del rapporto servilistico fra permessi di soggiorno e contratto di lavoro, i CIE (nuovi lager) dove chi arriva vivo e sopravvive ai naufragi viene rinchiuso per diciotto mesi. Ce lo ricorda il Lavoro Gravemente Sfruttato prodotto dal Testo Unico sull'Immigrazione e dalle riforme del lavoro (Fornero e Jobs Act) che si manifesta nelle campagne del sud Italia dove i rifugiati lavorano come schiavi, nello sfruttamento nel settore turistico e in quello della cura/assitenza domiciliare. Ma anche agli angoli dei semafori e nei parcheggi delle nostre città.
A ciò si aggiungono gli scandali come quello di mafia capitale e il business sull'accoglienza sulla pelle di queste persone. Così migliaia di rifugiati in tutta Europa per vivere in condizioni dignitose sono costrette ad occupare case - come avvenuto a Casa Madiba dopo la fine dell'Emergenza Nord Africa - per non morire in qualche fabbrica abbandonata, o non cadere nel girone infernale della marginalità sociale e divenire homeless come condizione permanente di vita.
La dignità e il rispetto della vita umana vengono prima di tutto. Per questo è importante partecipare. Non restare in silenzio. Agire e moltiplicare le lotte antirazziste e contro i confini, per l'Europa che vogliamo. L’alternativa è accettare di essere complici di questo sterminio, perché non agire oggi è come essere conniventi. Ce lo chiedono i morti ma anche chi è sopravvissuto e vive qui accanto a noi.
#MakeEurope #NoBorders #StopEuropaFortezza #FightRacism

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