Percosse,
ingiurie, minacce, violenza privata, fanno da sfondo all'ultima
vicenda che vede coinvolta una
lavoratrice romena assunta presso un ristorante di Cesenatico. Il
lavoro gravemente sfruttato, si
compone di quegli elementi che vengono utilizzati per produrre
maggior profitto, facendo leva ancora una
volta sul quel denominatore comune che è la povertà. La crisi
aumenta il divario fra ricchi e poveri, ed è la povertà e quindi la
necessità di liquidità in tempi rapidi che aumenta il livello di
ricattabilità, sottoponendo molti lavoratori stagionali a rinunciare
ad ogni diritto sancito dal CCNL. La lavoratrice si è rivolta agli
attivisti di Rumori Sinistri, dopo aver subito violenza fisica da
parte del datore di lavoro. E' subito iniziato, un percorso di
emersione del Lavoro Gravemente Sfruttato attraverso il contributo
legale dell'avvocato Raffaele Pacifico del Foro di Cesena, per quanto
riguarda l'aspetto di quei comportamenti agiti dal datore di lavoro
che si possono collocare in reati penali procedibili d'ufficio.
La
parte strettamente sindacale che riguarda l'inosservanza da
parte “datoriale” dei principi e delle norme contrattuali, è
stata seguita dagli stessi attivisti attraverso il sindacato ADL
COBAS in via di costituzione anche nel nostro territorio.
La
lavoratrice sottoposta a ritmi di lavoro non contemplati nel
contratto sottoscritto (di fatto era stato attivato un contratto a
tempo determinato di due ore giornaliere, quando in realtà si
arrivava fino a 13 ore giornaliere) è stata oggetto di un tentativo
di estorsione, nel momento in cui il datore di lavoro le ha
fatto firmare per ben due volte una dichiarazione nella quale essa
rinunciava a qualsiasi altro riconoscimento economico da quello
“offerto” dal ristoratore. Un ulteriore ricatto, dal punto di
vista del contenuto e della forma in cui è stata presentata la
dichiarazione, perché la lavoratrice rinunciasse ai suoi diritti per
pochi spiccioli, pena il licenziamento.
L'avvocato
Raffaele Pacifico, con cui la nostra associazione e l'associazione
sindacale ADL Cobas ha stretto un rapporto di collaborazione, il 3
luglio 2013 ha depositato una querela firmata dalla lavoratrice in
cui si chiede che il datore di lavoro venga sottoposto a procedimento
penale per le ipotesi di reato degli art. 581, 594, 612, 610.
Cogliamo l'occasione anche per informare che stiamo, inoltre,
aggiornando la nostra guida rivolta ai lavoratori/trici stagionali
con le nuove norme riguardanti la disoccupazione, introdotte dalla
riforma Fornero. La precarietà e lo sfruttamento sono sempre più
violenti e voraci rafforzati anche dal fatto che non esiste più
nemmeno un minimo di welfare in grado di restituire parte della
ricchezza che produciamo ma della quale siamo continuamente derubati.
Reddito,
diritti, dignità per tutti e tutte!
Ass. Rumori Sinistri
Articolo Corriere romagna sulla vicenda di ven. 5 luglio 2013
(Clicca sull'immagine per leggerlo)
Nessun commento:
Posta un commento