mercoledì 16 gennaio 2013

Riforma Fornero: Mini aspi una vittoria mutilata...

Fra novembre e dicembre 2012, diverse sono state le mobilitazioni territoriali contro la Riforma Fornero e l'introduzione della Mini Aspi, che ha cancellato la Disoccupazione stagionale.
Un percorso importante, fatto di incontri pubblici, assemblee organizzative e cortei che ha coinvolto diverse soggettività che da anni si battono per i diritti dei lavoratori e lavoratrici stagionali ma anche il mondo della scuola e della formazione professionale. Tanti sono stati infatti gli studenti e le studentesse coinvolti, dall'Istituto Alberghiero e del Perito turistico. Gli effetti nocivi dell’azione del Governo Monti stanno già agendo sugli stagionali del distretto del turismo riminese e non solo (300.000 sono i lavoratori occupati nell'industria turistico/balneare nel nostro paese).
La Riforma del Lavoro ha reso più poveri i lavoratori stagionali al contempo nella Provincia di Rimini la maggioranza di essi sono impiegati in modo illegale, subendo furti del salario e vivendo uno stato di Lavoro Gravemente Sfruttato (dati ispezioni INPS e Direzione Territoriale del Lavoro). La disoccupazione a requisiti ridotti, così come era conosciuta, è stata abrogata e il “vuoto legislativo” determinato dalla Riforma Fornero che avevamo denunciato nelle varie iniziative (compresa l'azione OccupyInps del 6 dicembre) e che comportava l'impossibilità per i lavoratori stagionali di presentare la domanda riferita a periodi di disoccupazione intercorsi nel 2012, è stato colmato grazie alla circolare INPS di fine dicembre. Una circolare che ha sanato il vuoto legislativo e sbloccato questa vergognosa ed inaccettabile situazione così come avevamo richiesto.
Tale circolare permette ai lavoratori stagionali di poter accedere agli ammortizzatori sociali riferiti al 2012 attraverso la presentazione della domanda per via telematica dal 1 gennaio e non oltre il 2 aprile 2013. L'indennità transitoria denominata “miniaspi 2012” avrà come riferimento i requisiti assicurativi e contributivi dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti, mentre la durata e l'entità del contributo saranno calcolate in base alle nuove disposizioni normative.
Rimane tuttavia il problema per i lavoratori comunitari, dal momento che tra i requisiti della nuova normativa serve l'iscrizione al Centro per l'Impiego, ma questa può avvenire solo se si è in possesso della residenza o se è possibile produrre un documento di domicilio (cessione fabbricato ecc.). Sappiamo quali sono i rapporti di forza dentro gli alberghi e anche in quali tuguri sono costretti a vivere i lavoratori stagionali comunitari che rappresentano una parte importante della forza lavoro stagionale. Dubitiamo fortemente che questi lavoratori possano produrre questi documenti.
Si tratta pertanto di una vittoria decisamente mutilata perché la cosiddetta MiniAspi, comporta diversi elementi peggiorativi: requisiti più alti per l’accesso al contributo, abbassamento di circa il 30% dell’assegno e rischio concreto di percepire la Mini Aspi ad anni alterni.
Come avevamo scritto nel documento consegnato al direttore dell'INPS di Rimini, “Il piano del Governo Monti è molto semplice ed è stato spiegato migliaia di volte: rendere più povero il 99% della popolazione italiana. La Riforma Fornero è interna a questa logica, per quanto concerne gli ammortizzatori sociali. La disoccupazione stagionale è stata un contributo utile per 300.000 stagionali in Italia e circa 12.000 nella Provincia Riminese. L’impatto sull’economia romagnola e non solo, quindi, è notevole ed avrà effetto nei prossimi mesi.
L'estate è ancora lontana ma crediamo che le lotte e le iniziative contro il lavoro gravemente sfruttato nel turismo (che sarà oggetto di un consiglio comunale aperto che dovrebbe tenersi il 28 febbraio subito dopo le elezioni) e le vertenze che sapremo costruire durante la stagione 2013 debbano necessariamente porsi il tema della costruzione di un'alternativa sia al capitalismo turistico corrotto che conosciamo  (nella sua doppia declinazione di economia "sana" o "sporca") sia alle politiche di welfare ad esso collegate.

Ass. Rumori sinistri Rimini

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