Il 19 sett. 2012 - poi posticipato al 27 sett.- è stato convocato dalla Prefettura un tavolo per discutere di lavoro nero. All'incontro sono state invitati soggetti istituzionali e sindacali ma non le associazioni e le organizzazioni che - come la nostra - da anni si battano per la difesa dei diritti dei lavoratori e del Ccnl del turismo nonchè per la promozione della legalità nel lavoro stagionale contro il grave sfruttamento lavorativo e fenomeni annessi (evasione, criminalità organizzata ecc). Il consigliere comunale Fabio Pazzaglia scrive al prefetto, che (vedi art. sotto) risponde convocando un prossimo incontro con il consigliere e le associazioni. Questo intervento ribadisce inoltre, ancora una volta, l'urgenza di un consiglio comunale aperto sull'argomento, che non è ancora stato fissato dalla Giunta comunale di Rimini.
LETTERA APERTA AL SIG. PREFETTO
Dott. Claudio Palomba
Oggetto: Incontro con le parte sociali e le Istituzioni Locali sul tema del lavoro nero nella Provincia di Rimini nella giornata di domani Mercoledì 19 Settembre 2012.
Egregio Sig. Prefetto,
nella stagione estiva 2012 il tema del lavoro gravemente sfruttato nel distretto turistico della Provincia riminese è stato oggetto della comunicazione dei mass media nazionali, del Consiglio Comunale di Rimini e dell'intervento delle Associazioni di volontariato attive sul tema. I servizi televisivi del TG1, tg3 Emilia Romagna e Fatto Quotidiano hanno denunciato come il lavoro gravemente sfruttato sia un fenomeno strutturale e non di rado maggioritario nelle aziende del turismo. Inoltre i mass media, riprendedendo i dati empirici di alcuni significativi lavori di inchiesta
hanno evidenziato l'uso distorto del lavoro a chiamata, la diffusione del caporalato, la gravità delle condizioni di lavoro di moltissimi lavoratori coinvolti in questo fondamentale settore di produzione locale. Come - solo ad esempio - gli orari di lavoro che arrivano anche a superare le 90 ore settimanali, la mancanza del giorno libero, i differimenti ingiusticati del pagamento del salario, le paghe costantemente al di sotto delle tariffe minime contrattuali, fino ad arrivare a paghe che in taluni casi non superano i tre euro all'ora. Nel consiglio comunale del 5 Luglio scorso il gruppo consiliare di SEL e FareComune ha presentato un odg che riteniamo essere di notevole rilevanza culturale, sociale e politica.
La maggioranza, se da un lato ha preso atto che il testo è oggettivamente un punto di partenza imprescindibile per per l'affrontamento e la risoluzione del problema, dall'altro ha promesso pubblicamente la convocazione di un nuovo Consiglio Comunale "aperto" al fine di aprire un serio e non effimero
dibattito cittadino su questo terribile e radicato tumore economico e sociale. In tale occasione, inoltre, le Istituzioni responsabili della repressione dell'illegalità funzionale allo sfruttamento dei lavoratori ed i sindacati impegnati nell'organizzazione di denunce presso l'Ispettorato del Lavoro potranno argomentare sulla situazione attuale e sulle ipotesi di fronteggiamento del fenomeno. Inutile è quindi ribadire l'importanza che una tale occasione di discussione sia presto realizzata.
A tutt'oggi però Sindaco, Assessori e Consiglieri non hanno dedicato le loro energie per organizzare tale dibattito pubblico insieme con la Guardia di Finanza, i Carabinieri e gli altri soggetti interessati, attestando, a nostro avviso, come la lotta dell'illegalità nel mondo del lavoro non pare occupare i primi posti nell'agenda della attuale Giunta. L'odg sopraindicato ha avuto la capacità di mettere a valore l'intervento di comunicazione dei diritti e della promozione di visite Ispettive della DTL e del recupero del denaro sottratto dal datore di lavoro.
L'Associazione Rumori Sinistri e il Comitato SchiavinRiviera ed altri soggetti impegnati su questo vero e proprio fronte sociale hanno denunciato come il caporalato sia attivo su diversi Comuni rivieraschi, anche sotto nuove forme organizzative come le cosiddette agenzie di intermediazione. Le associazioni hanno messo a fuoco che esiste una paura nella denuncia dell'illegalità da parte del lavoro gravemente sfruttato proprio per il timore di non trovare un nuovo lavoro nel periodo successivo alla denuncia e dall'altro lato i medesimi lavoratori non sono a conoscenza di aziende che rispettano il contratto nazionale di categoria.
Per questo noi richiediamo che i Comuni della Riviera si attivino urgentemente nelle seguenti azioni:
- costruzione di una multiagency per coordinare gli attori Istituzioni impegnati nella lotta al lavoro gravemente sfruttato;
- creazione di un fondo economico per appoggiare e tutelare i lavoratori che denuncino il proprio sfruttatore;
- costituzione di un fondo per promuovere attività di formazione e sportelli di servizio per tutelare e responsabilizzare i soggetti deboli coinvolti nelle attività produttive locali;
- creazione di un marchio di qualità funzionale per rendere pubblico il nome delle aziende riminesi che rispettano le norme vigenti di disciplina del lavoro il contratto e funzionale alla organizzazione di un meccanismo premiale per i virtuosi.
Inoltre Egregio Prefetto ci permettiamo di chiederLe:
- Quali sono gli attori che Lei ha convocato all'incontro di domani? Non crede sia giusto dare conoscenza pubblica della natura (scopo e composizione del tavolo) di tale incontro?
- Lei ha avuto modo, tramite il Comune, di prendere visione dell'odg presentato dal nostro gruppo consiliare?
- Non crede che sia opportuno rendere pubbliche le proposte che l'incontro assumerà per affrontare il problema? - Intende mettere a valore la significatività culturale e sociale del tema del lavoro gravemente sfruttato anziché limitarsi a discutere di lavoro nero? Quest'ultimo infatti non coincide necessariaemnte con il primo che ne rappresenta invece l'esecerbazione e la radicalizzazione.
- In che modo intende comunicare i risultati dell'incontro da Lei convocato?
Nel ringraziarla anticipatamente per la Sua cortese disponibilità La invitiamo a rispondere pubblicamente alla nostra sollecitazione.
Grazie e Cordiali Saluti
Fabio Pazzaglia
gruppo consiliare
SEL e FareComune 4
LETTERA APERTA AL SIG. PREFETTO
Dott. Claudio Palomba
Oggetto: Incontro con le parte sociali e le Istituzioni Locali sul tema del lavoro nero nella Provincia di Rimini nella giornata di domani Mercoledì 19 Settembre 2012.
Egregio Sig. Prefetto,
nella stagione estiva 2012 il tema del lavoro gravemente sfruttato nel distretto turistico della Provincia riminese è stato oggetto della comunicazione dei mass media nazionali, del Consiglio Comunale di Rimini e dell'intervento delle Associazioni di volontariato attive sul tema. I servizi televisivi del TG1, tg3 Emilia Romagna e Fatto Quotidiano hanno denunciato come il lavoro gravemente sfruttato sia un fenomeno strutturale e non di rado maggioritario nelle aziende del turismo. Inoltre i mass media, riprendedendo i dati empirici di alcuni significativi lavori di inchiesta
hanno evidenziato l'uso distorto del lavoro a chiamata, la diffusione del caporalato, la gravità delle condizioni di lavoro di moltissimi lavoratori coinvolti in questo fondamentale settore di produzione locale. Come - solo ad esempio - gli orari di lavoro che arrivano anche a superare le 90 ore settimanali, la mancanza del giorno libero, i differimenti ingiusticati del pagamento del salario, le paghe costantemente al di sotto delle tariffe minime contrattuali, fino ad arrivare a paghe che in taluni casi non superano i tre euro all'ora. Nel consiglio comunale del 5 Luglio scorso il gruppo consiliare di SEL e FareComune ha presentato un odg che riteniamo essere di notevole rilevanza culturale, sociale e politica.
La maggioranza, se da un lato ha preso atto che il testo è oggettivamente un punto di partenza imprescindibile per per l'affrontamento e la risoluzione del problema, dall'altro ha promesso pubblicamente la convocazione di un nuovo Consiglio Comunale "aperto" al fine di aprire un serio e non effimero
dibattito cittadino su questo terribile e radicato tumore economico e sociale. In tale occasione, inoltre, le Istituzioni responsabili della repressione dell'illegalità funzionale allo sfruttamento dei lavoratori ed i sindacati impegnati nell'organizzazione di denunce presso l'Ispettorato del Lavoro potranno argomentare sulla situazione attuale e sulle ipotesi di fronteggiamento del fenomeno. Inutile è quindi ribadire l'importanza che una tale occasione di discussione sia presto realizzata.
A tutt'oggi però Sindaco, Assessori e Consiglieri non hanno dedicato le loro energie per organizzare tale dibattito pubblico insieme con la Guardia di Finanza, i Carabinieri e gli altri soggetti interessati, attestando, a nostro avviso, come la lotta dell'illegalità nel mondo del lavoro non pare occupare i primi posti nell'agenda della attuale Giunta. L'odg sopraindicato ha avuto la capacità di mettere a valore l'intervento di comunicazione dei diritti e della promozione di visite Ispettive della DTL e del recupero del denaro sottratto dal datore di lavoro.
L'Associazione Rumori Sinistri e il Comitato SchiavinRiviera ed altri soggetti impegnati su questo vero e proprio fronte sociale hanno denunciato come il caporalato sia attivo su diversi Comuni rivieraschi, anche sotto nuove forme organizzative come le cosiddette agenzie di intermediazione. Le associazioni hanno messo a fuoco che esiste una paura nella denuncia dell'illegalità da parte del lavoro gravemente sfruttato proprio per il timore di non trovare un nuovo lavoro nel periodo successivo alla denuncia e dall'altro lato i medesimi lavoratori non sono a conoscenza di aziende che rispettano il contratto nazionale di categoria.
Per questo noi richiediamo che i Comuni della Riviera si attivino urgentemente nelle seguenti azioni:
- costruzione di una multiagency per coordinare gli attori Istituzioni impegnati nella lotta al lavoro gravemente sfruttato;
- creazione di un fondo economico per appoggiare e tutelare i lavoratori che denuncino il proprio sfruttatore;
- costituzione di un fondo per promuovere attività di formazione e sportelli di servizio per tutelare e responsabilizzare i soggetti deboli coinvolti nelle attività produttive locali;
- creazione di un marchio di qualità funzionale per rendere pubblico il nome delle aziende riminesi che rispettano le norme vigenti di disciplina del lavoro il contratto e funzionale alla organizzazione di un meccanismo premiale per i virtuosi.
Inoltre Egregio Prefetto ci permettiamo di chiederLe:
- Quali sono gli attori che Lei ha convocato all'incontro di domani? Non crede sia giusto dare conoscenza pubblica della natura (scopo e composizione del tavolo) di tale incontro?
- Lei ha avuto modo, tramite il Comune, di prendere visione dell'odg presentato dal nostro gruppo consiliare?
- Non crede che sia opportuno rendere pubbliche le proposte che l'incontro assumerà per affrontare il problema? - Intende mettere a valore la significatività culturale e sociale del tema del lavoro gravemente sfruttato anziché limitarsi a discutere di lavoro nero? Quest'ultimo infatti non coincide necessariaemnte con il primo che ne rappresenta invece l'esecerbazione e la radicalizzazione.
- In che modo intende comunicare i risultati dell'incontro da Lei convocato?
Nel ringraziarla anticipatamente per la Sua cortese disponibilità La invitiamo a rispondere pubblicamente alla nostra sollecitazione.
Grazie e Cordiali Saluti
Fabio Pazzaglia
gruppo consiliare
SEL e FareComune 4
Lavoro gravemente sfruttato. Il prefetto raccoglie l'invito di Pazzaglia
Il consigliere di Sel e Fare comune: "Contenti della disponibilità"| da il Nuovo Quotidiano del 20 sett. 2012
RIMINI Pazzaglia chiama e il prefetto Palomba risponde. In men
che si dica, dal Palazzo del Governo è arrivata la piena disponibilità a
incontrare il consigliere comunale di Sel e Fare comune, Fabio
Pazzaglia, e con lui tutti i rappresentanti delle associazioni, per
discutere di sfruttamento del lavoro. L'appuntamento è ancora da
programmare in agenda, ma le intenzioni sono state già chiarite.
Pazzaglia è soddisfatto. "Il prefetto ha dato la sua disponibilità –
spiega -. Siamo contenti che lui sia slegato da quegli schemi
tradizionali che spesso impediscono la discussione, nel merito, su
questioni importanti". Le proposte sono già diverse, quelle partite dal
consigliere di opposizione. "L'Associazione Rumori Sinistri e il
Comitato SchiavinRiviera e altri soggetti impegnati su questo vero e
proprio fronte sociale hanno denunciato come il caporalato sia attivo su
diversi comuni rivieraschi – spiega - anche sotto nuove forme
organizzative come le cosiddette agenzie di intermediazione. Le
associazioni hanno messo a fuoco che esiste una paura nella denuncia
dell'illegalità da parte del lavoro gravemente sfruttato proprio per il
timore di non trovare un nuovo lavoro nel periodo successivo alla
denuncia e dall'altro lato i medesimi lavoratori non sono a conoscenza
di aziende che rispettano il contratto nazionale di categoria".
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