L'estate con queste giornate grigie sembra già alle porte ma ancora presenti alle dipendenze di hotel e ristoranti sono tanti i lavoratori e le lavoratrici stagionali. In questo periodo oltre a fare bilanci e analisi rispetto ai mesi estivi, ai contatti e alle vertenze, ci stiamo soffermando su alcuni aspetti che hanno caretterizzato il nostro intervento e quello di tante altre persone e realtà che abbiamo incontrato:
1) nella crisi peggiorano le condizioni materiali del lavoro stagionale: salario, alloggi, rapporti con il datore di lavoro, ricatti;
2) la mini aspi e quindi la riforma Fornero lasceranno senza ammortizzatori sociali più di 11.000 lavoratori stagionali nella sola Provincia di Rimini. In Regione, lo scorso anno, sono stati 53.506 coloro che hanno presentato la domanda di disoccupazione a requisiti ridotti (sostituita dalla mini apsi). Si parla di persone che non avranno più un sussidio economico consistente con ricadute drammatiche non solo per la vita di queste persone ma per l'intera società. Uno strumento, quello della disoccupaizone a requisiti ridotti, importante anche per contrastare il lavoro nero e motivare a fine stagione i lavoratori e le lavoratrici stagionali a denunciare rapporti di lavoro irregolari presso gli organi competenti per recuperare contributi, giornate lavorative e i giorni di riposo.
3) abbiamo richiesto a gran voce dopo il consiglio comunale tematico tenutosi a Luglio a Rimini che si svolgesse un consiglio comunale aperto con interventi esterni di esperti ed organi di contrasto e vigilanza. Di questo consiglio ancora non vi è traccia, probabilmente sarà fatto slittare in pieno autunno quando i riflettori sull'estate saranno già spenti, mentre apprendiamo che il 19 settembre si terrà un tavolo sul lavoro nero presso la Prefettura al quale naturalmente non siamo stati invitati e dopo il quale non cambierà nulla. Cosa intendono fare le amministrazioni locali? Quali sono gli interventi che intendono mettere in campo per contrastare un fenomeno che produce malessere sociale e povertà?!
4) Siamo riusciti attraverso il lavoro di inchiesta e la raccolta di alcuni casi ad accendere l'attenzione di alcuni media, dal tgr Rai, al fatto quotidiano ad alcuni giornali locali. Questo ci sembra un passo importante perché in un periodo storico in cui la povertà è lo scenario comune di tante se non di tantissime persone è giusto che esse siano informate che c'è chi evade, si arricchisce e guadagna grazie all'esproprio della ricchezza prodotta nel settore turistico grazie al lavoro di migliaia di lavoratori e lavoratrici stagionali. Soldi sottratti a tutti e a tutte che potrebbero essere reinvestiti in servizi, nuovo welfare ecc... Ma rimanderemo ad un testo più articolato queste analisi.
Riportiamo di seguito il servizio di Rai 3 dell'11 settembre 2012 a cura di Nelson Bova
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