L’attacco ai diritti e alla dignità dei migranti, che ha conosciuto la sua pagina più oscura nelle giornate di Rosarno, continua. Il progetto di aprire altri CIE, gli sgomberi e le deportazioni senza alternative dei Rom e Sinti effettuati dalla destra sono solo alcuni esempi della cronaca di questi giorni di un ulteriore imbarbarimento causato da scelte politiche che considerano i migranti solo come manodopera a buon mercato. L’attacco ai diritti dei migranti è un aspetto dell’attacco ai diritti di tutti, del tentativo di fare della violazione dei diritti la normalità, proponendo ai cittadini e ai lavoratori, italiani e migranti, un presente di precarietà e miseria, quando non di morte, per ridisegnare un modello autoritario a partire dai migranti.
La crisi è in questo senso il terreno sul quale insieme, migranti e non, possiamo costruire un nuovo orizzonte di lotta, contro la precarietà, per i diritti dei migranti e di tutti.
Per farlo, abbiamo bisogno di guardare alla specificità della condizione dei migranti, alla brutale violenza che caratterizza il governo dei loro corpi e delle loro vite, per costruire una nuova presa di parola collettiva, politica, culturale e sociale, che partendo dall’universalità del diritto rivendica il diritto di voto amministrativo e la cittadinanza basata sullo ius soli per i cittadini migranti.
Per questo, in tanti, daremo vita a iniziative dislocate intorno alla questione della clandestinità già a partire dalla giornata del Clandestino Day del 24 settembre 2010.
Inoltre daremo vita ad una settimana di mobilitazione che dall’8 ottobre, quando si terrà a Napoli e Caserta “lo sciopero delle rotonde” in cui i migranti braccianti rifiuteranno di lavorare per meno di 50 €, ci accompagneranno fino alla data del 14 e del 15 ottobre, quando daremo vita ad un presidio davanti al Ministero dell’Interno. Per chiedere diritti per i migranti e diritti per tutti, lanciando un ponte verso le mobilitazioni contro la precarietà e per i diritti che si svolgeranno in quei giorni, a partire dal corteo del 16 ottobre che si propone come spazio pubblico comune e quindi come occasione per rimetterci in cammino in tanti, uniti contro la crisi.
Contrastare lo sfruttamento del lavoro nero, con il recepimento della Direttiva Europea 52, applicare ed estendere l’articolo 18 del Testo Unico anche a chi denuncia di essere stato costretto all’irregolarità del lavoro, ma anche e soprattutto mettere in campo un percorso permanente di emersione che, oltre a dare la possibilità a chi è stato truffato nel corso dell’ultima sanatoria di ottenere il permesso di soggiorno, offra una uscita generalizzata dalla schiavitù e dallo sfruttamento per centinaia di migliaia di migranti ancora oggi costretti alla clandestinità.
Prorogare la durata del permesso di soggiorno, garantire il permesso a chi oggi ha perso il lavoro e fatica a trovarne uno nuovo senza che incomba la minaccia di espulsione.
Queste sono alcune delle rivendicazioni che porteremo direttamente al Ministero dell’Interno. Ma in quei due giorni, così come nell’assemblea aperta che si terrà proprio davanti al Viminale il 15 ottobre, vorremmo parlare e far parlare anche di diritto di voto e di cittadinanza, di legge sull’asilo politico, di diritti dei Rom e dei Sinti, della chiusura dei Centri di Identificazione ed Espulsione, di diritti negati, di come costruire una forte iniziativa sociale che veda lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini italiani e migranti, rispondere insieme a chi sta utilizzando la crisi per annullare le conquiste sociali e riportare la società a un passato in cui vale solo la legge del più forte.
Questa iniziativa deve essere ispirata alla massima convergenza unitaria di tutte le componenti laiche e religiose dell’associazionismo.
GIOVEDÌ 14 OTTOBRE PIAZZA VITTORIO ORE 17.00 CONCENTRAMENTO PER RAGGIUNGERE IN CORTEO IL LUOGO DEL PRESIDIO
GIOVEDÌ 14 OTTOBRE ORE 18.00 PIAZZA SANTA MARIA MAGGIORE INIZIO PRESIDIO
VENERDÌ 15 OTTOBRE ORE 17.00 PIAZZA SANTA MARIA MAGGIORE ASSEMBLEA PUBBLICA
VENERDÌ 15 OTTOBRE ORE 17.00 PIAZZA SANTA MARIA MAGGIORE ASSEMBLEA PUBBLICA
Assemblea nazionale delle reti antirazziste e dei migranti
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