Comunicato di solidarietà ed adesione dei centri sociali e reti
antirazziste dell'Emilia Romagna al corteo di Sabato 28 marzo indetto
dalle realtà migranti ed antirazziste bresciane in lotta
Quarto
giorno consecutivo di mobilitazione (e oggi sarà il quinto) per migranti e
antirazzisti a Brescia dopo le prime cariche di sabato, lo sgombero del
presidio ed i fermi. Ancora in
piazza e sempre più numerosi perché le istanze che hanno mosso il presidio di
sabato 21 marzo riguardano tutte e tutti quelli che lottano contro le frontiere
esterne e le barriere interne, contro lo sfruttamento, contro le politiche di
austerità , per la giustizia sociale e per la libertà.
La
mobilitazione partita sabato 21 marzo è parte di quella battaglia per
l’abolizione della Legge Bossi- Fini, ormai in vigore da 13 anni, che nessun
governo è stato in grado di abolire. Anzi a cui si sono aggiunte restrizioni su
restrizioni, basti pensare alle Legge 94 del 2009 (il famoso/famigerato
Pacchetto Sicurezza) che introduce la conoscenza della lingua italiana come
ulteriore ostacolo per l’ottenimento dei documenti trasformando un diritto in
un ulteriore barriera e il permesso di soggiorno a punti.
E’
una battaglia contro le politiche in tema di immigrazione che producono
clandestinità, sfruttamento, precarietà di esistenza nei nostri territori e
migliaia di morti nei nostri mari.
La
manifestazione di Sabato 28 marzo riporta al centro la vertenza aperta
durante
il presidio di sabato scorso. Da un lato la vicenda della Sanatoria 2012
con la specificità della Prefettura bresciana che ha rigettato l’80%
delle domande di emersione e di cui
si rivendica il diritto al rilascio dei permessi di soggiorno. Una
specificità
che apre comunque la questione generale delle sanatorie truffa a cui tutte e
tutti noi abbiamo assistito.
Sull’altro versante il modo in cui la Legge
disciplina il fenomeno della migrazione per cui il legame fra lavoro e
soggiorno in cui in un periodo come questo di crisi, in cui c’è un’emergenza
occupazionale non si può pensare che centinaia di migliaia di persone in tutto
il paese corrano il rischio concreto di perdere il permesso di soggiorno ed essere
cacciati nella clandestinità.
Lo
scorso sabato la Brescia meticcia ha messo al centro i diritti che volevano essere tenuti fuori dalla piazza
centrale, relegati ai margini e a cui si è risposto istituzionalmente
reprimendo il dissenso e impedendo di fatto la libertà di manifestare con
manganellate, cariche della polizia, fermi ed espulsioni.
Ma
i migranti, gli antirazzisti, la Brescia meticcia e solidale continua a
mobilitarsi mettendoci la faccia per aprire spazi di democrazia.
Ci sentiamo parte di questa battaglia a partire dai nostri
spazi sociali, dagli Sportelli migranti attivi in rete nel territorio
regionale, dalle case occupate piene e ricche di rifugiati, alle piazze per
costruire un’Europa senza confini, libera da razzismo e xenofobia, dalle gabbie
securitarie e dalle imposizioni economiche della Troika.
Per questo Sabato 28 marzo saremo a Brescia al fianco dei
migranti e degli antirazzisti in lotta.
Coalizione Centri Sociali
Emilia Romagna (Casa Madiba
Network, Tpo, Labàs occupato, Lab Aq16, Casa Bettola)
Ass. Città Migrante
Reggio Emilia, Ass. Rumori Sinistri Rimini, Ass. Ya Basta! Bologna
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