Domani giovedì 27 marzo,
di fronte al Giudice di pace Avvocato Giuliano, sarà celebrata
l’udienza che vede l’imputata Sandra Polini delegata sindacale
ADL CCobas e attivista dell’associazione Rumori Sinistri, rinviata
a giudizio per il reato di “ingiurie” art 594 cp.
In tale sede il Giudice
di Pace valuterà la ritualità delle notifiche,e la regolare
costituzione delle parti ed ammissione delle prove.
I fatti risalgono
all’agosto 2011, quando l’associazione Rumori Sinistri - che
gestiva uno Sportello informativo in strada rivolto ai lavoratori
stagionali - si occupò di seguire il caso di quattro lavoratrici
stagionali impiegate irregolarmente presso un albergo di Gatteo Mare.
Le lavoratrici si rivolsero allo Sportello per denunciare una
situazione di grave sfruttamento lavorativo, in seguito a ciò
fu prodotta una richiesta ispettiva alla DTL di Forlì.
L’albergatore venuto a
conoscenza, attraverso “ la soffiata” delle altre colleghe, delle
intenzioni delle lavoratrici di attivare una vertenza, agì violenza
verbale contro le stesse tanto da procurare crisi di panico.
Le lavoratrici
finirono al PS e dopo essere state sottoposte a terapia
farmacologica lasciarono la struttura sanitaria per recarsi al
comando di Polizia di Cesenatico per denunciare i fatti. Fu richiesto
l’intervento di una pattuglia di agenti per scortare le
lavoratrici fino all’albergo per il ritiro dei loro effetti
personali.
L’albergatore,
all’arrivo delle lavoratrici pretese la firma sulle dimissioni
volontarie e la visione dei referti medici, pretese alle quali Sandra
Polini si oppose in maniera assolutamente civile, anche perché
la firma sulle dimissioni volontarie avrebbe automaticamente
determinato l’annullamento della richiesta di indennità di
disoccupazione. Fu avviata una vertenza da parte della Cgil che non
portò ad alcun risultato, dal momento che le quattro lavoratrici
furono costrette a partire per la Romania in assenza degli stipendi,e
senza la possibilità di essere ascoltate dagli ispettori della DTL,
che sopraggiunsero ad ispezionare l'azienda quando era troppo tardi.
Poco prima della partenza
delle lavoratrici è stato depositato un esposto presso la Procura
della Repubblica, dove si denunciava un comportamento illegittimo
agito dall’albergatore per tutta la durata del rapporto di lavoro.
Tale esposto fu tuttavia archiviato, e dopo due mesi (ottobre 2011)
Sandra Polini fu raggiunta da una querela dell’albergatore per
“violazione di domicilio” e “ingiurie” art 614
594 cp.
Del caso se ne occupò
l’avvocato Raffaele Pacifico del Foro di Forlì, attuale
collaboratore di ADL COBAS, che riuscì a trasformare l’esposto nel
frattempo archiviato in una querela ai danni dell’albergatore
per “riduzione in schiavitù”.
In seguito alla querela
fu emesso un
decreto penale di condanna ai danni dell’albergatore per
“violenza privata continuata”, per il quale
l’albergatore ha presentato ricorso, rimandando così il caso al
dibattimento che avrà luogo il 16 dicembre 2014.
Nel frattempo la
posizione “penale” di Sandra Polini è stata snellita
dall’archiviazione del reato di “violazione di domicilio”
durante l’udienza preliminare che ha avuto luogo nel maggio scorso
(2013) presso il giudice di pace del Tribunale di Cesena.
Rispetto ai fatti così
riportati ci sentiamo di sottolineare come un comportamento
assolutamente legittimo, cioè quello di difendere i lavoratori
gravemente sfruttati, intervenendo direttamente nei luoghi di
lavoro, determini una situazione dove chi opera nell'illegalità
(le aziende turistiche e gli albergatori), si possa permettere di
denunciare - attraverso ricostruzioni artificiose e fittizie –
attivisti/e e delegati/e sindacali da anni attivi nelle lotte dei
lavoratori stagionali e del settore della logistica.
Noi rispetto ai fatti
accaduti non abbiamo nulla di cui rimproverarci, anzi
continueremo ogni volta che ci verrà richiesto, ad
intervenire direttamente nelle strutture turistiche, perché si
possa, attraverso azioni concrete e non virtuali, a determinare il
rispetto dei diritti dei lavoratori nella massima trasparenza e nella
piena legittimità di chi sta ed è sempre stato, come Sandra
Polini, dalla parte dei lavoratori a difesa dell'unico limite allo
sfruttamento lavorativo nel turismo che è l'applicazione del
Contratto Collettivo Nazionale.
Nessun passo indietro e
nessuna intimidazioni con questi vergognosi provvedimenti giudiziari
che colpiscono chi sta dalla parte della legalità nel mondo del
lavoro e contro lo sfruttamento lavorativo strumento di violenta
precarizzazione e sottrazione di ricchezza per tutta la collettività.
Reddito Diritti Dignità
per tutti e tutte!
ADL Cobas E.R. - Ass.
Rumori Sinistri Rimini
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