Si è svolta ieri una
partecipata assemblea sul tema del lavoro stagionale e della
riforma Fornero, assemblea nata a margine delle tante iniziative
estive contro il lavoro gravemente sfruttato nell'industria
turistico/balneare che hanno attraversato anche il consiglio comunale
di Rimini. Dopo l'importante giornata di sciopero europeo del 14
novembre, gli interventi dei relatori e della platea hanno
rimesso al centro la necessità di continuare un percorso di
mobilitazione e conflittualità sociale intorno al tema del lavoro
stagionale e gravemente sfruttato contro il processo di
impoverimento attuato grazie alle politiche di rigore europeo, alla
riforma del mercato del lavoro targata Fornero ma anche
all'organizzazione del settore turistico locale.
La discussione oltre a
mettere in luce come la Riforma Fornero abbia sostanzialmente
tagliato e ridefinito importanti ammortizzatori sociali per i
lavoratori stagionali e non (con l'introduzione dell'Aspi e della
MiniAspi a discapito della disoccupazione ordinaria e quella a
requisiti ridotti), ha messo in rilievo la necessità di sperimentare
nuove pratiche di intervento sociale e produzione di conflitto che
chiamano in causa diversi interlocutori. Per questo dall'assemblea è
stata rilanciata la partecipazione dei lavoratori stagionali al
corteo studentesco e del mondo della formazione di Sabato 24 novembre
con ritrovo alle ore 8:30 all'Arco d'Augusto. Tanti sono infatti
gli studenti che durante l'estate svolgono lavori in nero e mal
pagati nel settore turistico/balneare.
Inoltre a breve sarà
lanciata, con un documento specifico, l'iniziativa #OccupyINPS
che si terrà i primi di dicembre, probabilmente in contemporanea con
le giornate del 5 e 6 dicembre sciopero generale metalmeccanico
indetto dalla Fiom. L'iniziativa #OccupyINPS si muove in un'ottica
ricompositiva, il problema non è infatti quella di modificare
solamente i nuovi e limitati ammortizzatori sociali targati Fornero,
ma la costruzione di percorso che abbia come obiettivo la produzione
di un'alternativa di sistema. Ecco perché L'Inps, luogo attraversato
da cassaintegrati, invalidi, disoccupati e precari, ecco perché si
parte dalle specificità del territorio, lavoro stagionale e
gravemente sfruttato, guardando all'Europa per meglio scalfire la
governance europea messa in crisi dalla generalizzazione dello
sciopero avvenuta il 14 novembre.
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