Di ritorno da una nuova
giornata di appoggio e sostegno ai lavoratori dell'hotel Le Conchiglie di Riccione in vertenza da sabato scorso - l'ennesima
passata sui marciapiedi del lungomare davanti ad un hotel - ci
poniamo delle semplici domande, considerando comunque il risultato
positivo che con poche forze e in pochi giorni ha pungolato e
attivato sindaco, partiti, sindacato e aziende schiaviste.
L'immagine che sia quella
di una città turistica, così come di un hotel dai grandi lustrini
ma in decadenza è qualcosa di importante per chi deve vendere e
immettere sul mercato un prodotto.
Il turismo made in
Romagna altro non è che l'applicazione spinta dell’impostazione
post-fordista del consumo e della produzione a questo
specifico settore economico. Siamo competitivi perché qui il tutto
incluso, pensione, pranzi, cene, spiaggia, ombrellone, palestra,
piscina, si regge grazie al lavoro gravemente sfruttato di migliaia
di lavoratori e lavoratrici sotto ricatto.
È infatti la povertà -
quella prodotta dall'Unione Europea, un'unione su carta se l'unica
politica condivisa è quella a favore della finanza e non certo dei
diritti o della parità di salario - che spinge centinaia di
lavoratori romeni ad accettare queste condizioni di lavoro (84 ore
settimanali, senza giorno libero, per 2 euro all'ora). Ed è la
stessa povertà che spinge questi lavoratori a mettere in campo
azioni conflittuali come il blocco della produzione o lo sciopero
solo di fronte all'insolvenza del salario, dopo mesi di angherie
subite e a ridosso della chiusura della struttura alberghiera.
Questo ci ha ricordato
tanto come le lotte di questi lavoratori siano vicine a quelle
dell'Alcoa e sempre meno a quelle di Taranto. Ci troviamo cioè
difronte ad una lotta di classe che difende l'elemosina e “legittima” pur riconoscendo
lo sfruttamento: 700 euro al mese per 84 ore di lavoro settimanali
(sono 9.800 euro il totale dei versamenti retributivi mancati). Di chi è la
responsabilità?! È forse colpa dei lavoratori romeni i quali
comunque seppur in modo elementare e ritardatario hanno provato ad
autorganizzarsi, oppure le responsabilità vanno trovate altrove?! Le autorità locali in primis quelle politiche hanno la volontà di combattere l'illegalità dilagante
che aggrava le condizioni del lavoro gravemente sfruttato? Gli alberghi
come questi non sono forse una vergogna per la Romagna, e degni di
essere chiusi non solo dagli enti preposti ma anche dall'indignazione dei cittadini??
In questa vicenda ci sono
troppi assenti e tante responsabilità.
Detto questo oggi, dopo
due giorni di pressing, finalmente il Sindaco di Riccione si è
degnato di metterci la faccia. Anche lui l'ha fatto non in difesa
della tanto patrocinata legalità cara al Pd o della difesa del Ccnl
del turismo (di questo ha detto il Sindaco si deve occupare SOLO
l'ispettorato del lavoro), ma per l'immagine sua e della sua città.
Il Sindaco e il direttore
dell'hotel hanno così garantito a quei lavoratori che nei prossimi
giorni sarà loro versata quell'elemosina di 700 euro che per noi non
può essere una salario ma solo un furto. Così come, sempre il
Sindaco e il direttore, hanno promesso che quei lavoratori e quelle
lavoratrici potranno rimanere nella struttura alberghiera (chiusa
oggi alle ore 18) almeno fino al versamento degli stipendi mancanti.
I risultati raggiunti erano gli obiettivi della protesta che si erano dati questi lavoratori e queste lavoratrici, noi non possiamo che rispettarli ed essere felici per loro anche se amareggiati per il contesto politico e generale che ha legittimato il furto e lo sfruttamento lavorativo. Rimarremo a vigilare perché quanto promesso divenga realtà, così come continueremo ad impegnarci perché episodi e privazioni simili non accadano più, perchè l'istinto travolga davvero la prudenza, lo sfruttamento e l'illegalità per amore di giustizia.
Ass. Rumori sinistri - Rimini
I risultati raggiunti erano gli obiettivi della protesta che si erano dati questi lavoratori e queste lavoratrici, noi non possiamo che rispettarli ed essere felici per loro anche se amareggiati per il contesto politico e generale che ha legittimato il furto e lo sfruttamento lavorativo. Rimarremo a vigilare perché quanto promesso divenga realtà, così come continueremo ad impegnarci perché episodi e privazioni simili non accadano più, perchè l'istinto travolga davvero la prudenza, lo sfruttamento e l'illegalità per amore di giustizia.
Ass. Rumori sinistri - Rimini
peoples of Europe rise up !
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