lunedì 16 gennaio 2012

Comunicato Stampa Querelata da un albergatore volontaria sportello stagionali

LA NECESSITA' DI RIPORTARE LE COSE AD UNA GIUSTA PROPORZIONE

I volontari e le volontarie dell'Associazione Rumori Sinistri hanno da tre anni, attraverso l'attività dello sportello informativo per i lavoratori e le lavoratrici stagionali operato ed agito nella massima trasparenza e nel rispetto delle regole.
L'oggetto in questione riguarda la vicenda – che ha avuto  ampio respiro sulla stampa locale - legata a quattro lavoratrici rumene che si sono rivolte allo sportello nel mese di agosto 2011 per denunciare una situazione di grave sfruttamento lavorativo.
Venuto a conoscenza delle intenzioni delle lavoratrici di attivare una vertenza con la richiesta di una visita ispettiva da parte degli ispettori della Dtl, le reazioni dell'albergatore di Gatteo Mare sono state talmente deflagranti nei loro confronti da mandare al pronto soccorso tre di queste quattro lavoratrici, a seguito di un diverbio, nato proprio nel momento in cui il suddetto era venuto a conoscenza della volontà delle lavoratrici.
Quel giorno era stato richiesto da parte delle lavoratrici l'intervento e la presenza di una delle volontarie che ha seguito il loro caso fin dai primi momenti. La conseguenza è stata che la volontaria si trova ora indagata a causa di una querela fatta dall'albergatore per la violazione degli articoli 594 e 614 del codice penale: in sintesi violazione di domicilio ed ingiuria.
Va detto che le lavoratrici devono ancora percepire due mensilità, e che a fronte di un ammontare di tredici ore lavorative giornaliere ed in assenza del giorno di riposo, percepivano dai 900 ai 1.200 euro mensili a seconda della mansione svolta.
Si aggiunge - inoltre - che l'albergatore si è rivolto a quei canali che utilizzano la tratta a fini di sfruttamento lavorativo per assumere due di loro: il prezzo da pagare per ognuna di loro è stato di 600 euro.
Il 22 agosto è stato depositato dalla volontaria dello sportello un' esposto presso il commissariato di polizia di Cesenatico, dal quale emergono tutti gli elementi necessari e sufficienti per denunciare l'albergatore in violazione degli articoli 600 e 601 del codice penale, rispettivamente, riduzione in schiavitù e tratta di esseri umani e per l'art. 603 bis c.p. recentemente introdotto con l'art. 12 della manovra dello scorso agosto ( d.l. n. 138/2011) per il nuovo delitto di "Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro" (c.d. Caporalato).
A tutt'oggi l'albergatore si rifiuta di pagare le lavoratrici e quindi di risolvere il contenzioso che si è creato.
Il caso è seguito dall'avvocato Raffaele Pacifico del Foro di Cesena che oltre ad essere stato nominato per la difesa di Sandra Polini – la volontaria querelata per i fatti sopracitati -  si occuperà anche di dare giustizia alle quattro lavoratrici. Altri sono i soggetti che dovrebbero ricevere gli avvisi di garanzia e non chi ha tentato in questi anni nella massima trasparenza e alla luce del sole di tutelare i diritti degli invisibili e di far emergere l'illegalità operata da alcuni imprenditori del turismo. Emersione dell'illegalità funzionale alla salvaguardia dell'interesse dell'intera collettività e delle istituzioni che dovrebbero vigilare e operare contro l'evasione fiscale, il grave sfruttamento lavorativo e la tratta di esseri umani nonché per l'applicazione del CCNL del Turismo.
I volontari e le volontarie dell'Associazione Rumori sinistri

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