Comunicato del collettivo studenti riminesi sulla vicenda della ragazza discriminata per lo stage da un noto albergo perchè porta il velo
Non si sono ancora spenti gli echi del 1 marzo antirazzista e dell’8 marzo, festa delle donne, che nella patria del lavoro sfruttamento che è Rimini si consuma nel silenzio la nuova, vergognosa ingiustizia. Come Collettivo Studentesco non possiamo che manifestare la nostra totale ed incondizionata solidarietà alla ragazza musulmana rifiutata dall’hotel Sporting di Rimini per lo stage (non retribuito) previsto dalla scuola, a causa del velo tipico della tradizione medio orientale, e non possiamo non porre alcune domande alla città.
Non è già troppo vergognosa la pratica del tirocinio gratuito, consistente in mesi di lavoro a tutti gli effetti con un minimo rimborso spese? Stage che non può che portare ad un lavoro stagionale di totale sfruttamento, ben conosciuto da studenti e migranti riminesi: camerieri, bagnini, salvataggi, baristi assunti in nero o con irregolarità, senza il diritto pratico di giorni di riposo, malattia pagata e orario massimo di lavoro, con salari rasenti l’ironia (600 euro al mese per 12 ore quotidiane di lavoro come bagnino, senza giorni liberi in tutta l’estate).
E’ assai probabile che Marchionne abbia elaborato le sue riforme sotto un ombrellone riminese, servito da uno schiavetto minorenne sottopagato.
E’ così che una meta turistica come Rimini rispetta la diversità? Com’è possibile che il provveditore non parli di razzismo ma di incomprensione? E quali sono le cosiddette “regole” che cita Rinaldis, rappresentante dell’AIA? Forse che le regole morali degli albergatori sono più importanti della Costituzione Italiana?
Purtroppo nel sistema paraschiavistico riminese sembra di si, dall’ultimo caso sollevato dall’hotel Sporting alla nostra vita di tutti i giorni, sotto il sole di queste stagioni estive che non riescono a smascherare un sistema economico basato sullo sfruttamento di esseri umani e le infiltrazioni malavitose.
Il turismo va trasformato radicalmente, il turismo deve divenire un bene comune e non una risorsa e un profitto per pochi.
Verso lo sciopero generale, uniti contro la crisi!
Collettivo Studenti Riminesi - collettivostudentirn@gmail.com
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